Il Piano Urbanistico Generale è un argomento di grande attualità in quanto i professionisti del nostro settore e territorio, stanno vivendo un importante cambiamento che porrà molto attenzione alla rigenerazione urbana. Le spinte europee per la tutela e la preservazione del suolo in favore di una urbanistica ragionata e non speculativa, hanno portato anche nella regione Emilia Romagna a delle importanti riflessioni.
Legge regionale 24/2017 e obiettivi ambiziosi: La legge regionale 24/2017 ha introdotto un quadro normativo innovativo, fissando obiettivi molto sfidanti in termini di riduzione del consumo di suolo, fissando un limite del 3% per il territorio al di fuori del perimetro urbanizzato. L’obiettivo di raggiungere lo zero consumo entro il 2050 è un segnale chiaro dell’impegno della Regione Emilia-Romagna verso una pianificazione sostenibile.
PUG come strumento unico e flessibile: Il PUG si configura come lo strumento urbanistico di riferimento, sostituendo i precedenti PSC RUE e POC. La sua caratteristica principale è quella di essere un piano unico e coerente, che evita la frammentazione della pianificazione e facilita la sua attuazione, attraverso modalità dirette ed indirette, come gli Accordi Operativi, Piani Attuativi di iniziativa Pubblica e i Permessi di costruire Convenzionati.
Gli Accordi Operativi, di iniziativa privata, rappresentano uno strumento fondamentale per attuare il PUG. Consentono di definire le modalità di realizzazione degli interventi urbanistici, garantendo una maggiore flessibilità e coinvolgimento dei soggetti interessati. Tuttavia, è importante sottolineare che gli accordi operativi non possono modificare le previsioni generali del PUG, e questo garantisce un controllo qualitativo da parte della Pubblica Amministrazione.
I Comuni del ferrarese hanno dunque avviato i lavori per la nuova pianificazione territoriale, formando in alcuni casi, come per Unione terre e fiumi e Unione Valli e delizie per le quali il PUG è già stato approvato, delle associazioni intercomunali strategiche volte ad uno sviluppo e valorizzazione delle peculiarità locali.
Il Comune di Ferrara si appresta a giungere al termine del processo di approvazione entro la primavera del 2025, con 5 progetti guida che hanno la funzione di mettere in collegamento il tessuto urbano frammentato e spesso marginale attraverso la promozione dell’ inclusione sociale ed economica, migliorando la qualità dell’abitare con azioni sostenibili.
Per i comuni ad ovest della provincia, siamo nella fase di avvio della consultazione preliminare. Questa è una fase molto importante per i tecnici e per i cittadini, perché è possibile esprimere pareri e raccogliere segnalazioni che saranno valutate e formeranno le fondamenta del nuovo strumento urbanistico.
Il PUG rappresenta un’opportunità unica per ripensare le nostre città, rendendole più vivibili, sostenibili e inclusive.
La collaborazione tra istituzioni, tecnici e cittadini è essenziale per la riuscita di un processo di pianificazione così complesso. Il PUG non è solo un documento normativo, ma una visione condivisa per il futuro del territorio e la rigenerazione urbana rappresenta una delle maggiori sfide del nostro tempo. Esso offre un quadro di riferimento fondamentale per affrontare questa sfida, promuovendo la riqualificazione dei centri storici, la riconversione delle aree dismesse e la creazione di nuovi spazi pubblici. Tuttavia, la rigenerazione urbana richiede investimenti significativi e una forte volontà politica. È fondamentale che le amministrazioni locali si dotino di strumenti finanziari adeguati e collaborino con il settore privato per attrarre investimenti e creare nuove opportunità di sviluppo.
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